sabato 20 giugno 2020
Il viaggio delle nostre parole
Quante volte usiamo parole come libertà, arcobaleno, bacio, rosa, farfalla, senza dare peso alla loro origine o, peggio, al loro reale significato? Quante volte parliamo a casaccio o cerchiamo di consolare un amico utilizzando un linguaggio che ha lo scopo di risollevargli il morale, ma ottenendo il risultato opposto? Andrea Marcolongo ci accompagna in un viaggio affascinante nella storia delle parole che escono quotidianamente dalla nostra bocca, raccogliendo, durante il cammino, origini e significati di termini che, d'altro canto, hanno percorso popoli e secoli, mutando nella forma, ma mantenendo immutata la loro rara bellezza. Se il lettore spera, o ha paura, di trovarsi di fronte un mattone di saggistica colmo di citazioni, forse rimarrà sorpreso quando avrà terminato Alla fonte delle parole, che sì è un saggio, e anche laborioso, ma è soprattutto un percorso che vuole esplorare l'origine dei termini che compongono la nostra meraviglia lingua e che non sono solo un insieme di lettere, vocali e consonanti pronunciate spesso con noncuranza o con l'avidità tipica di chi vuol far prevalere la propria prepotente opinione, ma espressioni del sentire, del provare e dell'esistente dell'essere umano. Perché una lingua, che sia quella di Omero o di Virgilio o di Leopardi, è simbolo di un popolo che ha viaggiato per secoli per arrivare a noi, a creare quel bellissimo giardino da cui cogliere fiori e comporre, con essi, i mezzi che hanno tutta la capacità di cambiare il mondo, interiore ed esteriore. E, infatti, "senza le parole il nostro linguaggio sarebbe un monocromo giardino. Senza perle e dunque senza margherite, che spuntano in un prato a primavera". E, proprio grazie al linguaggio, troviamo la possibilità "[...] di dare forma alle cose e di plasmare la realtà", perché "alla sciatteria, il dire è cura e contravveleno" e "[...] ogni rivoluzione passa attraverso la lingua". Mettiamo, dunque, in atto una rivoluzione, a partire dal nostro dire, e riscopriamo, o cerchiamo, la bellezza delle nostre parole.
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