"Aristotle e Dante scoprono i segreti dell'universo" (Mondadori Oscar Vault, 2021) è la dolcissima storia della scoperta dell'universo che abita in noi.
domenica 28 novembre 2021
"Aristotle e Dante scoprono i segreti dell'universo" di Benjamin Alire Sáenz al
"Perché sorridiamo? Perché ridiamo? Perché ci sentiamo soli? Perché siamo tristi e confusi? Perché leggiamo poesie? Perché piangiamo quando guardiamo un quadro? Perché il nostro cuore si agita quando amiamo? Perché ci vergogniamo? Che cos'è quella cosa che prende allo stomaco chiamata 'desiderio'?". Sono queste le domande che tutti noi ci siamo posti quando l'adolescenza ha colpito in pieno mente e corpo, preparandoci, anche se forse non adeguatamente, all'età adulta. E sono queste le domande che Aristotle e Dante si pongono, cercando una risposta nella vita quotidiana. I due adolescenti sono protagonisti di "Aristotle e Dante scoprono i segreti dell'universo", romanzo di Benjamin Alire Sáenz, pubblicato in lingua originale nel 2012 e ora in libreria per Mondadori Oscar Vault. Aristotle, detto Ari, è un quindicenne introverso dal lessico povero ma essenziale, nella vita del quale aleggia il fantasma di suo fratello Bernardo, ora in carcere e quindi rifiutato dalla memoria della famiglia. Dante, invece, è figlio di un professore e di una psicologa e trascorre la sua vita tra nuoto, poesie e pittura. Due adolescenti dalla personalità diametralmente opposta che si conoscono per caso e cercano l'uno nell'altro le risposte ai misteri dell'universo. Una ricerca, questa, che prende di mira i grandi temi della nostra vita, come l'amicizia, l'amore, l'esistenza stessa, e, proprio come le due grandi menti di cui portano il nome, sfocia in dissertazioni spesso filosofiche per trovare i segreti dell'universo. Il romanzo, caratterizzato da uno stile semplice e fluente, rappresenta la formazione di Aristotle e Dante, il primo chiuso nel suo mondo, dove combatte una guerra silenziosa senza chiedere alcun aiuto, il secondo curioso e senza freni, alla ricerca di risposte da cui nascono ulteriori domande. D'altronde, è proprio l'adolescenza l'età della scoperta, di noi stessi e di ciò che ci circonda. Fondamentale, quindi, un pensiero di Ari: "La percezione dell'immensità dell'universo aveva suscitato qualcosa in me. Il mondo era più vicino e più grande di quanto avessi mai immaginato. E tutto era così bello e così straordinario e, non so, era come se avessi capito che c'era qualcosa di importante dentro di me". Un'età in cui ci si sente internamente grandi, immensi, capaci di conquistare il mondo e cambiarlo. Sensazione, questa, che nasce però dalla scoperta di ciò che abita dentro di noi, di ciò che ci rende quello che siamo, difetti e pregi inclusi. Ecco, quindi, che questa non è solo la storia di due adolescenti alla scoperta del mondo, ma la ricerca della propria identità, dell'Io puro e inconfutabile, una dimensione segreta e nascosta, spesso temuta, ma che rappresenta pienamente la nostra essenza.
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