lunedì 1 novembre 2021

"L'assistente di volo" di Chris Bohjalian

Immagina: sei un'assistente di volo, desiderosa di atterrare e visitare una nuova destinazione. Conosci un tizio, uno dei passeggeri del volo di cui ti stai prendendo cura. C'è feeling, intesa, attrazione. Finite a letto, mossi da passione ed erotismo. La mattina dopo, ancora stordita dai fumi dell'alcol, ti svegli e lui è lì, morto. Il suo sangue è su tutte le lenzuola, persino sul tuo corpo. Che fare adesso?
È quello che si chiede Cassandra Bowden, protagonista del thriller "L'assistente di volo", scritto da Chris Bohjalian e trasposto in una stupefacente serie televisiva HBOmax. Ricca di dettagli, flashback e intrighi internazionali, la narrazione catapulta il lettore nel vivo dell'azione, osservando la scena non come estranei, ma come veri protagonisti. Colpi di scena e climax ascendenti rendono il romanzo uno dei migliori thriller mai scritti in assoluto. Perché Bohjalian non solo racconta del cataclisma in cui Cassie si ritrova (volontariamente o involontariamente?), ma si lascia andare a una profonda riflessione sulla vita in sé. Ad esempio, la dipendenza dall'alcol della protagonista, triste eredità del padre, porta il lettore a scontrarsi con la dura verità dell'alcolismo e dei problemi che ne derivano. Allo stesso tempo, forse per indorare la pillola, i viaggi di Cassie si trasformano in un'illustrazione vivida di città meravigliose, a tal punto da risvegliare tutti gli altri sensi e farci percepire le loro meraviglie. 
"L'assistente di volo" (Mondadori, 2021) è un romanzo scritto con maestria, umanità, dallo stile che si adegua perfettamente alla scena in atto e tremendamente piacevole. 

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